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Salvador Dalì il cui vero nome è Salvador Domènec Felip Jacint i Domeènech marchese di Pùbol, nasce a Fugueres 11 Maggio 1904 e muore sempre a Figueres il 23 Gennaio 1989. Artista a tutto tondo Dalì sperimenta la sua arte come pittore, scrittore, scultore sceneggiatore cineasta e designer diventando in breve uno degli artisti più importanti del XX secolo. Esponente di punta del Surrealismo inizia ad interessarsi alla pittura da giovanissimo e con l’aiuto del padre organizzò una mostra dei suoi disegni a carboncino all’età di sedici anni. Si iscrisse e frequentò a Madrid la prestigiosa Accademia di belle arti ma venne cacciato nel 1926 perché si rifiutò di dare l’esame finale sostenendo che nessun membro della commissione d’esame era sufficientemente competente per poterlo giudicare. Lascia Madrid dopo poco per trasferirsi nella Parigi che al tempo era la convergenza di molti importanti pittori e movimenti pittorici. Guarda con interesse alla pittura metafisica di De Chirico e di Carrà, amico personale di Mirò e Bunuel venne accolto nel gruppo surrealista fondato da Breton nel 1929 ma fu ben presto espulso (1934) a causa delle sue vicinanze e simpatie con i regimi totalitari di destra. E’ proprio a Parigi che frequenta Picasso pittore da lui molto ammirato per trasferirsi nel 1940 a New York dove viene accolto come una vera e propria star. E’ qui che incontra e collabora con Hitchcock per il film “io ti salverò” e con Walt Disney disegnando gioielli, complementi di arredo e mobili. Realizza anche loghi diventati famosi come il famoso telefono aragosta e il lecca lecca Chupa Chups. E’ un uomo di marketing eclettico che sfrutta la sua immagine per creazioni diverse nel campo dell’arte creando dissapori e contrasti con i colleghi pittori Surrealisti che non accettano la mercificazione dell’immagine del pittore che sovrasta la sua arte.
Una delle opere centrali nella filosofia artistica di Dalì, è senza dubbio la persistenza della memoria realizzata nel 1931 considerata opera simbolo del movimento surrealista. Gli orologi senza forma, molli vengono considerati come il segno della memoria che man mano che il tempo passa e con il trascorrere degli anni, perde la sua consistenza e il ricordo si affievolisce. Molto interessato alla teoria della relatività di Albert Einstein, in molti quadri se ne può trovare traccia. Dalì ha voluto costruire a modo suo, due musei contenenti esclusivamente lavori suoi.
Nel 1971 inaugura quello realizzato nella cittadina dello stato dellì’Ohio, Cleveland e l’altro realizzato nel 1974 il teatro museo di Figueras dove poi viene sepolto
Tra le opere più importanti citiamo:
La persistenza della memoria 1931
Il grande masturbatore 1929
Il Cristo di San Juan de la Cruz 1951
La tentazione di Sant Antonio 1946
L’ultima cena 1955
Metamorfosi di Narciso 1936-1937